I tartufi sono funghi sotterranei che crescono in simbiosi con le radici di alcune specie di alberi: in Italia sono presenti da sempre allo stato spontaneo, ma la loro coltivazione è iniziata solo verso gli anni ‘80, con risultati più o meno soddisfacenti, a seconda del tipo. Oggi parleremo delle cosiddette piante da tartufo, ossia le piante che le varie specie prediligono come simbionti.
Piante da tartufo: il segreto sta nel terreno!
Soprattutto per quanto riguarda determinate specie quali il Nero Pregiato, il Bianchetto e lo Scorzone (conosciuto anche come nero estivo), la coltivazione dei tartufi negli ultimi anni si è rivelata un buon investimento, a patto di scegliere con attenzione i terreni dove mettere a dimora le piante da tartufo, trattarle nel modo giusto e avere la pazienza di aspettare.
Il primo passo da fare prima di intraprendere una coltivazione di tartufi è scegliere il terreno adatto, evitando innanzitutto:
- Terreni sabbiosi
- Zone paludose
- Zone sopra i 1000 metri
Fatto questo bisognerà eseguire controlli chimico/fisici sulla composizione del terreno, in quanto i tartufi prediligono quelli molto calcarei, ben areati e privi di ristagni idrici, e ogni specie si adatta meglio a un determinato tipo:
- Lo Scorzone e Bianchetto sono abbastanza adattabili.
- Il Nero Pregiato lo è meno e bisogna dedicare più attenzione alla scelta.
Dopo aver valutato attentamente anche esposizione, altitudine, distribuzione delle precipitazioni e temperature durante le varie stagioni, un esperto sarà in grado di stabilire per quale tipo di tartufo e per quale specie di piante da tartufo il terreno è più adatto: solo così avremo la sicurezza che la coltivazione avrà successo.
A questo punto non resterà che affidarsi a vivaisti esperti e acquistare piante ben micorizzate.
Piante da tartufo: dove si comprano, come si scelgono e quanto costano.
Dopo un’attenta analisi delle caratteristiche pedoclimatiche della zona dove vogliamo impiantare la coltivazione, saremo in grado di capire quali piante da tartufo acquistare, consapevoli del fatto che:
- Il Nero Pregiato predilige leccio, rovere, roverella, carpino nero e nocciolo.
- Lo Scorzone faggio, leccio e rovere.
- Il Bianco Pregiato tiglio, nocciolo e roverella.
Nei vivai specializzati si trovano piante già micorizzate, ossia nelle radici delle quali sono state già innestate spore di una determinata specie di tartufo: per il successo della coltivazione è importante acquistare piante da tartufo certificate da strutture pubbliche quali Università o altri enti di ricerca, e non affidarsi a vivaisti poco esperti.
Il loro costo può variare dai 15€ ai 20€ circa, a seconda del tipo di tartufo simbionte e del tipo di certificazione (alcune sono solamente “autocertificate” dal vivaio). Solitamente vengono messe a dimora almeno 500 piante da tartufo per ettaro di terreno, che dovrà essere:
- Decespugliato
- Spietrato
- Arato
Quindi, ai costi delle piante vanno aggiunti quelli della manodopera necessaria a rendere il terreno adatto alla loro messa a dimora.L’epoca più adatta alla piantagione è l’autunno-inverno se le temperature non sono troppo basse, oppure la primavera, avendo cura di irrigare periodicamente le piantine per favorirne l’attecchimento. Nei primi anni dell’impianto è di primaria importanza tenere sotto controllo la proliferazione di erbe infestanti, che sottraggono luce, acqua ed elementi nutritivi alle piantine.
Se tutto andrà bene, i primi risultati cominceranno a vedersi dopo almeno 4 – 5 anni, e l’apice produttivo verrà raggiunto dopo 10 – 12 anni: un tempo sicuramente non breve, ma la pazienza verrà premiata dal fatto che questo picco di produzione potrà persistere per decine di anni.
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La nostra è un’azienda umbra a conduzione familiare, che dagli anni ’80 si distingue per la passione e l’esperienza con la quale mette a disposizione dei propri clienti i migliori tartufi e funghi della zona. Tutto nasce dalla professionalità del nostro capostipite Antonio Fortunati, esperto cavatore, che ha fatto dell’amore per la terra e i suoi preziosi frutti la propria ragione di vita, ed è riuscito a tramandare la sua esperienza ai suoi figli.
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buongiorno,
desidero sapere se la coltivazione del tartufo è libera ovvero no.
Ho un piccolo appezzamento in Val di Chiana e vorrei valutare la opportunità dell’investimento.
Grazie e cordiali saluti.
Massimo
Buonasera Sig. Massimo,
certamente, può pensare di impegnare in questo senso il suo terreno.
Per ulteriori informazioni la invitiamo a consultare un agronomo della sua zona.
Arrivederci,
Angelica
Buonasera,
ho bisogno di sapere se nella zona di pedivigliano, dove ho un grande appezzamento diterreno, effettivamente ci sono dei tartufi!
Potreste fornirmi un vostro contatto telefonico?
Grazie,
Patrizia
Buonasera,
la ringraziamo per averci contattato.
il modo più semplice per sapere se ci sono i tartufi nel suo terreno è portarci un cane addestrato per la raccolta del tubero.
Consideri che in tutta l’ italia vi è la possibilità di trovare il Tartufo.
Un altro elemento per aiutarla a capire se ci possono essere i tartufi sono le piante nel terreno.
Se ci sono piante tipo querce, leccio ci possono essere gli scorzoni se invece è una pineta potrebbero esserci i Bianchetti se invece ci sono i pioppi (presenza di un fiume ) ci posso essere i Bianchi.
Spero di essere stata chiara nella spiegazione, altrimenti non esiti a riscrivermi.
Un saluto.
Salve vorrei piantare un po’ di piante da tartufo il mio terreno e’ molto soleggiato
Buongiorno Gianluca,
il problema del soleggiato sussiste se vicino non si ha acqua sorgente o di un pozzo, perchè serve di annaffiarle e l’acqua potabile non è buona in quanto trattata.
Comunque le consiglio di rivolgersi all’ufficio forestale della sua zona.
buona giornata
Elisabetta
Ho un ettaro e mezzo dove vorrei avviare una tartufaia.
Sarei interessato a coltivare il tartufo nero pregiato. Nei boschi limitrofi raccolgo lo scorzone.
Il terreno è calcareo. Vorrei sapere se posso avviare una coltivazione a nero pregiato
Grazie di cuore
BUON POMERIGGIO ALESSANDRO,
PER QUESTO LE CONSIGLIO DI AFFIDARZI A GLI ENTI COMPETENTI, COME IL CORPO FORESTALE DELLO STATO, CHE SAPRANNO SICURAMENTE DARLE LE GIUSTE INDICAZIONI E SPIEGAZIONI
SPERO DI ESSERLE STATA DI AIUTO.
BUONA GIORNATA
salve xke non esporre piate micoriziate al tartufo alla sagra del tartufo di norcia?…. secondo me andranno a ruba…
Lo prenderemo sicuramente in considerazione per il prossimo anno.
grazie mille per il consiglio 🙂
Sono a Roma Nord, un terreno tufaceo sarebbe idoneo?
Buongiorno, sinceramente non so risponderle.
le consiglio di rivolgersi alla comunità montana per avere delle informazioni a riguardo.
buona giornata
Tubero preziosissimo da tutelare
Miglior cane per la raccolta del tartufo bianco?
Buongiorno, ho bisogno di un vostro aiuto. anni fa abbiamo piantato dei lecci in provincia di avellino, recentemente siamo venuti a conoscenza della possibilità di trovare o allevare i tartufi. Vi sarei grata se mi deste la possibilità di parlare con voi telefonicamente.
Buongiorno Nicoletta,
certo che può contattaci il nostro numero di telefono è 0743/520863
Buon giorno,
sono Gabriele e abiito in Piemonte, vorrei sapere se potreste darmi dei contatti di un vivaista specializzato per fare una tartufaia di Bianco,
Grazie
Buongiorno Sig. Gabriele,
mi dispiace ma non abbiamo nessun contatto a riguardo.
mi dispiace per non poterle essere di aiuto.
Buongiorno, ho circa un ettaro di terreno, su una parte di esso ci sono delle querce alcune giovani altre molto meno, da inizio settembre con l’inizio delle piogge sino a fine maggio nascono in abbondanza molte varietà di funghi di diverse forme e colorazioni, (che non raccolgo perché non sono esperto in materia) mi chiedevo se inserendo delle piantine micorizzate di leccio di quercia sarebbe possibile avviare una tartufaia, e se le piante inserite potrebbero micorizzare anche quelle già esistenti. Grazie di cuore ed un saluto. Marcello
Buongiorno Sig. Marcello,
posso dirle che sicuramente questa è una valutazione del terreno che va fatta fare a chi è del mestiere, posso dirle che di solito prima di fare un impianto tartufigeno si fa analizzare il terreno per vedere se è idoneo ed in seguito va fatto arieggiare, dopo l’analisi e l’arieggiamento se la combinazione è valida si può iniziare a mettere le piante micorizzate.
quello che posso dirle di sicuro è che le piante micorizzate non micorizzeranno quelle esistenti.
spero di esserle stata di aiuto!
Bg, con l’augurio di un felice anno nuovo a lei ed a tutti i dipendenti dell’azienda ringrazio per la risposta che leggo purtroppo solo adesso.
sono massimo da lecce si parla del tartufo prevalentemente al nord italia.
ma in puglia esistono piantagioni? si possono fare piantagioni.per fare analizzare il terreno si devono richiedere particolari esami, ed inoltre per trovare i turtufi ci vuole per forza un cane da tartufo. grazie
Buongiorno Sig. Massimo,
onestamente non so se ci siano delle piantagioni di tartufo in Puglia, ma credo che si possa fare per questo deve parlare con la comunità montana della sua zona.
comunque per andare a tartufi è sia necessario il cane, sia il patentino.
grazie per averci contattato
Buonasera, io trovo continuamente tartufi scorzoni nel mio terreno, vorrei delucidazioni in merito, resto in attesa di un Vs contatto anche telefonico
Vi ringrazio