I tartufi sono funghi ipogei, ossia funghi che crescono sottoterra. Proprio a causa di questa sua caratteristica, molti credono che il tartufo sia un tubero: nonostante i tartufi facciano parte della famiglia delle tuberaceae, ciò non è sufficiente a definirlo tubero. Ebbene si, il tartufo è un fungo!
Il tartufo ha bisogno di crescere necessariamente vicino ad una pianta. Infatti esso vive sviluppando un rapporto simbiotico con la sua pianta ospite, dalla quale assorbe linfa e nutrimento dalle radici. Gli alberi sotto cui crescono i tartufi sono generalmente quercia, salice, tiglio, pioppo, leccio, nocciolo e anche vite e ulivo. Poiché uno stesso tipo di tartufo può crescere sotto piante diverse, talvolta i tartufi assumono sfumature di colore lievemente diverse tra loro. Anche il profumo può variare leggermente: in generale i tartufi dall’odore più intenso sono quelli che crescono sotto le querce, mentre quelli più aromatici, dal profumo più delicato sono quelli che crescono sotto i tigli.
Come tutti sanno, i tartufi sono funghi preziosissimi ma il loro valore non deriva dalla composizione (sono costituiti per lo più da acqua, fibre e sali minerali) quanto dal loro delizioso profumo e dalla scarsità di esemplari che se ne reperiscono.
Le Radici del Tartufo
Le radici del tartufo sono una rete fitta e intrecciata di filamenti bianchi (ife) che lo proteggono e lo accompagnano nel suo ciclo di vita sotterraneo. Ogni radice produce un solo tartufo.
Il Frutto
Il frutto ha la forma di un tubero (ma non lo è!) ed è costituito da una massa carnosa detta gleba che presenta venature ramificate più o meno ampie, e da una corteccia esterna ruvida e spessa detta peridio. Dunque la parte interna del tartufo è la gleba, mentre la scorza si chiama peridio.
In generale la forma del tartufo è tondeggiante anche se è il terreno in cui il fungo si sviluppa che determinerà la forma del tartufo maturo. Se il terreno in cui cresce è morbido, il tartufo maturo sarà di forma circolare. Se invece il terreno dell’habitat di sviluppo è compatto e robusto, la forma del tartufo sarà bitorzoluta e nodosa, con numerose protuberanze e con una corteccia molto spessa.
Sono le diverse caratteristiche di questi elementi che permettono di classificare i diversi tipi di tartufo.
Tipi di Tartufo
Esistono molti tipi di tartufo, ma solo 9 di essi sono commercializzabili. La commercializzazione o meno di un tipo di tartufo dipende dalle sue caratteristiche organolettiche e la legge descrive i vari tipi di tartufo (aspetto, habitat, periodo di raccolta etc.) per non generare confusione ed evitare il può possibile frodi. Il valore economico di ciascun tartufo in commercio è dato dalle sue caratteristiche di commestibilità e dalla frequenza dei suo rinvenimenti (ad esempio il Tartufo Bianco ha un’eccellente commestibilità ed è molto raro, anche perché non si può coltivare in tartufaia, per questo è molto costoso).
Mi anno regalato del tartufo nero ma sta diventando bianco, come una specie di muffa, che cos’è’cosa devo fare. Grazie
Buongiorno Maria,
il tartufo si mantiene in frigorifero per circa una settimana, se ancora è duro si affretti a lavarlo e a consumarlo, altrimenti le marcisce totalmente.