Gli amanti dei tartufi sono davvero tanti, e queste specialità del nostro territorio non sono affatto economiche: i loro prezzi variano non solo di anno in anno, ma anche di giorno in giorno. Oggi cercheremo di fare un po’ di chiarezza sui fattori che influenzano la Borsa del Tartufo, ossia le quotazioni che i vari tipi di tartufi raggiungono ogni giorno.
Da cosa dipendono le oscillazioni della Borsa del Tartufo?
Tutti sanno che i prezzi dei tartufi sono generalmente alti, e variano a seconda del tipo (più o meno pregiato), ma non tutti sanno che i costi oscillano non solo annualmente (a seconda della quantità di esemplari raccolti durante la stagione) ma anche quotidianamente, seguendo la legge della domanda e dell’offerta.
A parità di peso i prezzi variano anche da esemplare a esemplare, secondo tutta una serie di parametri quali:
- Pezzatura: a parità di peso costa di più un tartufo grande intero che più tartufi piccoli in quanto gli esemplari più grandi sono rari e lo scarto è minimo.
- Freschezza: i tartufi sono estremamente deperibili e devono essere consumati freschissimi per apprezzarne appieno tutte le qualità.
- Stato di maturazione: i tartufai esperti sanno capire quando raccogliere un tartufo, perché l’operazione va effettuata in un preciso momento, in quanto gli esemplari devono essere né troppo né troppo poco maturi, perché sprigionano al meglio sapori e aromi solo in una determinata fase del loro sviluppo.
Detto questo, l’unico modo per sapere il prezzo effettivo di questa specialità è consultare la “Borsa del Tartufo”, l’indicatore più preciso al riguardo.
Che cos’è la Borsa del Tartufo?
L’unico strumento che ci permette di rimanere sempre informati sui prezzi dei tartufi e loro oscillazioni è la Borsa del Tartufo, tra le quali una delle più famose è quella di Acqualagna nelle Marche, terra da sempre vocata alla produzione di tartufi: il Tartufo Bianco di Acqualagna è apprezzato in tutto il mondo, e ogni anno qui, fra ottobre e novembre, si tiene la Fiera Nazionale del Tartufo che attira estimatori anche dall’estero.
Già nel 1890 il Comune della cittadina deliberava con un bando l’acquisto di una bilancia per la pesa pubblica dei tartufi; da quel giorno i mezzi per stabilirne il prezzo si sono molto evoluti e la borsa del tartufo ha fatto molta strada, approdando online e permettendoci di rimanere informati “in tempo reale”.
Ma quanto costano i tartufi? Ecco qualche cifra, ovviamente solo indicativa, per tutti i motivi appena elencati:
- Il Tartufo Bianco Pregiato può costare dai 3000 ai 4000€ al Kg.
- Il Nero Pregiato può costare dai 350 (per le pezzature più piccole) fino a 800€ al Kg.
- Il Bianchetto e lo Scorzone (fratelli minori dei primi due) possono avere prezzi che variano dai 100 ai 250€ al Kg.
A questo punto non ti resta che dare un’occhiata alla Borsa del Tartufo per farti un’idea dei prezzi, e mettere mano al portafogli, consolandoti pensando al fatto che, per fortuna, per aromatizzare un piatto di tartufo ne basta veramente poco!
Fortunati Antonio: una passione per i tartufi!
L’azienda Tartufi e Funghi Fortunati Antonio, con sede in Umbria (terra da sempre vocata alla produzione di ottimi tartufi), da 40 anni ormai raccoglie, seleziona e commercializza i migliori tartufi della regione, mettendo a disposizione degli estimatori:
- Tartufi freschi
- Tartufi conservati senza l’aggiunta di additivi
- Tartufi surgelati
- Pasta, olio, burro, salse, insaccati e non solo, tutti a base di tartufo e tutti di alta qualità.
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