C’è chi è solito chiamare il tartufo fungo o tubero indistintamente, chi lo definisce solamente tubero e chi fungo. Oggi cercheremo di eliminare ogni dubbio una volta per tutte e vi sveleremo se, quando parliamo di tartufo, intendiamo un fungo od un tubero. Ma cominciamo dall’inizio.
Che cosa è esattamente il tartufo?
Chiariamolo una volta per tutte: il tartufo è un fungo! Nello specifico è un fungo ipogeo (che cresce sottoterra) e che fa parte della famiglia delle Tuberacee. Facciamo attenzione: le tuberacee non sono tuberi, ma specie sotterranee con il corpo fruttifero a forma di tubero.
Probabilmente, proprio l’appartenenza del tartufo alla famiglia delle Tuberacee, ed il suo nome latino che è “Tuber Micheli”, ha fatto sì che molti incappassero nell’errore e lo credessero un tubero.
In parole povere (e non troppo scientifiche), il tartufo è un fungo che sembra un tubero, provvisto di una scorza esterna, detta peridio, che può essere rugosa o liscia, e di una polpa interna (la gleba) solcata da venature che gli donano un aspetto marmorizzato.
Il tartufo, essendo un fungo (e non un tubero), vive in simbiosi con altri organismi (di solito piante come quercia, nocciolo, carpino, pioppo e tiglio), e si riproduce attraverso la produzione di spore.
Ma vediamo ora di capire meglio l’effettiva differenza fra un tubero ed un fungo.
Che cosa si intende per tubero?
A scanso di equivoci, un tubero è un parte del fusto di una pianta, che si modifica ed assume un aspetto globoso (che può essere più o meno allungato) ed in cui vengono accumulate sostanze nutritive di riserva.
In pratica lo scopo dei tuberi è consentire la sopravvivenza della pianta durante l’inverno (grazie alle sostanze in essi contenuti), e la sua riproduzione (grazie alla presenza di gemme sulla loro superficia).
Un tubero che tutti conosciamo è, per esempio, la patata.
Cosa si intende per fungo?
I funghi sono organismi vegetali privi di clorofilla che si alimentano per via eterotrofa (non essendo in grado di sintetizzare autonomamente composti organici, assorbono quelli sintetizzati da altri organismi) e si propagano attraveso la produzione di spore.
Come vedete le somiglianze con i tartufi cominciano ad essere molto evidenti. Ma non finisce qui.
I funghi ricavano nutrimento dall’ambiente esterno assorbendolo attraverso le pareti e decomponendo il materiale organico presente nel terreno, cosa che come tutti sanno, fanno i tartufi.
Nello specifico, questi ultimi instaurano con la pianta una simbiosi, estraendone zuccheri dalle radici , e cendendole sali minerali, in un rapporto di reciproco aiuto.
Altra importantissima caratteristica che fa del tartufo un fungo e non un tubero, è la presenza al suo interno di spore, che gli servono per riprodursi.
Una piccola curiosità: vi siete mai chiesti perché i tartufi hanno quel caratteristico odore così forte? Ve lo diciamo noi: gli serve per attirare gli animali che, mangiandoli, ne contribuiranno a spargere le spore!
Siamo riusciti a convincervi che il tartufo è un fungo e non un tubero? In caso affermativo ora saprete anche come motivare questa affermazione a chi ancora non lo sa!
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